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lunedì 7 febbraio 2011

CURIOSITA' legata alla cucina

Può l'inappetenza sconfiggere la tirannia?
Questa domanda trova la risposta in un celebre piatto mantovano, "gli agnolotti ignudi."
Siamo nel 1312 e il tiranno Rinaldo Bonaccolsi detto il "Passerino," uomo feroce e crudele che spadroneggiava tra Modena, Reggio e Mantova, oltre la crudeltà aveva la passione per la cucina, amava provare nuove ricette, naturalmente i cuochi erano sempre pronti a soddisfarlo pena le punizioni che infliggeva. Un giorno chiese a un suo cuoco di portargli in tavola " una minestra che non siano di tortellini nè di cappelletti, che non sia un nuovo sapore ma una nuova ricetta, altrimenti..."
Il poveretto era certo che se non avesse esaudito il desiderio del potente, la sua testa sarebbe stata posta sotto la mannaia del boia.
Il disperato non sapendo cosa fare rimase mogio mogio con la testa fra le mani piangendo, una giovane sguattera visto il dramma che si consumava propose questa ricetta, mescolare un uovo nella farcia dei tortellini, farne delle pallottoline e buttarle nel brodo di cappone che stava bollendo sul fuoco. Rassodati, furono serviti a tavola, erano nati gli "agnolotti ignudi" e il tiranno li apprezzò tanto da fare un complimento al cuoco, cosa rara per lui.
Il "Passerino" non godette per molto tempo di questa ricetta, infatti la città di Mantova stanca per i soprusi e le angherie continue dell'uomo, si ribellò, e guidata dal capitano del popolo Luigi Corradi di Gonzaga cacciò il tiranno e iniziò la signoria dei Gonzaga che governò per secoli la città, facendola diventare una delle corti reali più apprezzate d'Europa.

1 commento:

  1. Ma non può terminarsi così.

    Aspetto la ricetta migliore degli agnolotti ignudi!

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